Tod Browning, Freaks

L’attore è aderente al proprio ruolo pubblico, rende attuale l’immagine virtuale del ruolo, che diventa visibile e luminoso. L’attore è un “mostro”, o piuttosto i mostri sono degli attori-nati, siamese o uomo-torso perché trovano un ruolo nell’eccesso o nella mancanza che li affligge. Ma più l’immagine virtuale del ruolo diventa attuale e limpida, più l’immagine dell’attore passa nelle tenebre e diventa opaca: avremo un’impresa privata dell’attore, una vendetta misteriosa, un’attività criminale o giustiziera particolarmente oscura. E questa attività sotterranea si manifesterà, si farà a sua volta visibile, man mano che il ruolo interrotto ricade nell’opaco. Si riconosce il tema dominante dell’opera di Tod Browning.

— Gilles Deleuze, “I cristalli di tempo”, L’immagine-tempo

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